I ritrovamenti dei due studiosi svizzeri Robert Durrer e Joseph Zemp a fine XIX secolo e le indagini svolte a metà del XX secolo, evidenziarono l'importanza storica e artistica degli affreschi carolingi e romanici della chiesa del Monastero di San Giovanni a Müstair. Tuttavia mancavano le risorse finanziare necessarie per conservare e mantenere il complesso architettonico, che - come altri monumenti storici all'epoca - era palesemente in uno stato di degrado avanzato.
Nel 1969 un'offerta di talleri di cioccolato proposta dall'Heimatschutz Svizzera sottolinea la necessità di assumersi un impegno duraturo per la valorizzazione di questo complesso architettonico eccezionale. Nello stesso anno, su iniziativa degli allora granconsiglieri grigionesi Gion Darms e Arno Theus, fu fondata la Fondazione Pro Monastero San Giovanni a Müstair.
Fondazione Pro Monastero di San Giovanni e contatto per i media
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Presidente della fondazione
Walter Anderau
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Comitato della fondazione
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Giorgio Gadola, vicepresidente
Pascale Baumgartner, raccolta fondi
Ilario Bondolfi, consulente giuridico dell'ordinariato vescovile
Jürg Guggisberg
Georg Malgiaritta, amministratore del convento
Elisabeth Oltramare-Schreiber, presidente dell'Assosciazione degli Amici
Pio Pitsch, presidente della commissione edile
Clemens Poltera, questore
Sr. Aloisia Steiner, priora del convento
Richard Dillier
Simon Berger, sovrintendente cantonale ai monumenti
Thomas Reitmaier, archeologo cantonale
Ulrich Veith, direttore generale della fondazione